Venerdi, 29 marzo 2024 - ORE:01:40

Prometheus, recensione e considerazioni extra

Prometheus

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Partendo dal presupposto che Prometheus viene presentato come un film particolarmente carico di effetti speciali, devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso. Niente 3d per il colossal del regista Ridley Scott, ma bisogna ammettere che il 2d di questa pellicola rende più di qualsiasi effetto speciale in 3d di un film come Ribelle – the brave, targato Pixar. Un inizio abbastanza emblematico con la scena introduttiva che vede questo essere tutto muscoli e dal carnato chiaro sul bordo di una cascata su un pianeta sconosciuto in epoche non ben definite. Questa forma di vita simile all’uomo ma dalle dimensioni colossali prende un piccolo vasetto con una sostanza organica nera viva, la beve e muore contaminato da questo virus.

Esattamente nella scena successiva facciamo un passo di migliaia e migliaia di anni e veniamo catapultati nell’anno 2094 in un ipotetico futuro. Un’equipe di geologhi, biologhi e archeologhi stanno lavorando a degli scavi situati in Inghilterra. Qui ci viene presentata la protagonista indiscussa del film, Elizabeth Shaw, interpretata da una magistrale Noomi Rapace. Lei e il suo fidanzato Charlie Holloway (interpretato da Logan Marshall-green )sono dei sognatori e vogliono apprendere il più possibile dalla scienza.

Da recenti studi i due vengono a conoscenza del fatto che le più antiche civiltà, da quelle Assiro Babilonesi alle Sumere, dalle Egiziane ai popoli del nord, presentano delle iconografie su parete con un unico punto in comune: La raffigurazione di queste entità dalle grandi dimensioni simili nella fisionomia agli umani, che indicano come loro creatori. Grazie a questi disegni i protagonisti riescono a capire che i 3 punti raffigurati dai cosidetti “Ingegneri” sono semplicemente delle coordinate verso un pianeta dal quale hanno creato le forme di vita umane che adesso risiedono sulla terra.

Quindi il fine del film prometheus pare essere davvero interessante, vale a dire partire alla scoperta dei propri creatori, nonché rispondere a tutti quei quesiti che si celano dopo la morte e quelle domande che rimangono senza risposta: chi siamo, cosa facciamo, dove andiamo. La nostra vita che senso ha? Esiste una ragione per cui siamo stati creati?

Ebbene l’intera equipè a bordo del prometheus intraprende questo viaggio verso il pianeta sconosciuto grazie al finanziamento di Weyland, un anziano uomo di affari, il quale non spiega esattamente il motivo ultimo per cui ha speso montagne di soldi per portare avanti la spedizione. L’anziano finanziatore oltretutto si suppone inizialmente essere già morto per la vecchiaia, motivo per cui i suoi ordini vengono più interpretate come delle memorie. Tutto ci sarà più chiaro nel finale del film.

All’arrivo sul pianeta di destinazione, tutti i partecipanti alla spedizione del prometheus vengono svegliati dopo 2 anni di ibernazione nelle camere criogene. Il custode della navicella si chiama David ed è un simpatico androide che non prova alcun tipo di emozione. Infatti non possiede alcuna anima, ma comprendiamo subito che la sua testa ragiona in maniera astuta e subdola. Lui obbedisce esclusivamente agli ordini di una persona che ogni giorno gli impartisce ordini tramite un apparecchio telefonico di ultima generazione.

Il film si vede subito che punta molto sulla componente emozionale manifestata sullo sfondo dell’amore tra i due biologhi Elizabeth Shaw e il fidanzato Charlie Holloway. Ma come ogni storia d’amore in un film di fantascienza le cose non andranno affatto bene, soprattutto per la sottile meschinità dell’androide David. Anche qui si presenta un’ambiguità di fondo sul personaggio di dam, il quale non dovrebbe avere emozioni, eppure lascia intuire di provare sentimenti di rancore per la sua condizione di androide.

Tornando all’intreccio, la spedizione ha inizio: l’equipè prometheus guidata da una tiranna Charlize Theron nei panni del comandante cattivo Vickens, si dirige verso quella che si suppone essere la base degli ingegneri/creatori. Arrivati sul posto, dopo una serie di gallerie interminabili, ci si accorge subito che qualcosa è andato storto e che i creatori sono stati tutti sterminati da qualcosa. Nonostante questo piccolo particolare, la spedizione prosegue e l’androide David, vista l’infinita mole di vasi dal contenuto ignoto presenti sul posto, decide di trafugarne uno e portalo sulla navicella.

Il resoconto della giornata non sembra essere dei migliori. Infatti i due protagonisti biologhi sono molto delusi, poiché speravano di poter comunicare con i loro creatori, ma essendo tutti morti la speranza si spegne sul nascere. Così tornano a bordo del prometheus.

Qui entriamo nella scena clou del film che cambia in negativo le sorti della spedizione del prometheus. L’androide David decide di controllare il contenuto del vaso che rubato dalla base aliena e si accorge che contiene una sostanza organica nera viva, un vero e proprio virus (la stessa che all’inizio del film ha sterminato l’ingegnere/creatore all’inizio del film). David sembra rendersi conto della pericolosità di tale sostanza, ma non avendo una anima decide di contaminare di proposito il bicchiere di Charlie, dopo avergli posto questa domanda: “Cosa saresti disposto a fare per saperne di più sui sui tuoi creatori?”. La risposta di Charlie arriva secca e dura: “Qualsiasi cosa”.

David, pur non conoscendo gli strani effetti del virus, compie una scelta dettata dalla logica e fa bere a Charlie la sostanza contaminata, vista l’impossibilità di concepire sensazioni più umane. Subito dopo aver bevuto, fa l’amore con Elizabeth.

Il giorno seguente Charlie di ritorno dalla spedizione capisce di essere stato contaminato e per il bene di tutta l’equipe si fa volutamente uccidere dalla Vickens, che lo carbonizza con un lanciafiamme. Nessuno verrà a conoscenza del fatto che sia stato David a condannarlo a morte.

Da qui in poi arriva il bello di questa recensione

Infatti da questo momento in poi arriviamo alle scene più crude di tutto quanto il film. Elizabeth è sempre stata sterile, eppure dopo il rapporto con Charlie della scorsa notte si ritrova incinta di 3 mesi. Ma l’aspetto più orripilante è che è in dolce attesa di un mostro che la sta divorando dall’interno.

Così scattano i due minuti di alta tensione dove Elizabeth raccoglie tutte le energie per mettere fuori combattimento tutti i medici che si trova davanti, e poi corre di corsa alla macchina dell’automedicazione del prometheus per rimuovere il corpo estraneo dal proprio addome. La scena è da veri amanti del genere splattern. Adesso si capisce come mai all’ingresso del cinema c’era scritto “film vietato ai minori di 14 anni”. Fra l’altro lo spettatore stesso viene coinvolto, anche grazie ad un sound azzeccato, in quel trip di paura che ti fa stringere i fianchi per la tensione.

Quindi possiamo di sicuro dire che Prometheus riesce a coinvolgere soprattutto per la tensione emotiva e per un’interpretazione della protagonista davvero coinvolgente.

Tornando all’intreccio del film prometheus, tuti gli schemi sembrano essere stati tranciati. Infatti quasi tutti i membri dell’equipaggio vengono uccisi dagli uomini che sono stati contagiati dal virus.
Rimangono solo David, Elizabeth, Meredith Vickers e a sorpresa il vecchio finanziatore della spedizione, nonché colui che impartiva gli ordini all’androide David e padre di Meredith.

A questo punto veniamo a conoscenza da David che esiste ancora un creatore vivo e vegeto, rinchiuso in una cripta. Così tutti i superstiti della spedizione, escluso i piloti, decidono di andare a vedere di persona questo “ingegnere/creatore”. David conosce bene la loro lingua e pensa di poter tranquillamente comunicare con queste forme di vita. E qui finalmente comprendiamo che l’obiettivo di Weyland è quello di ottenere la vita eterna: «Se questi ingegneri possono creare forme di vita, allora possono anche essere in grado di ridarmi la giovinezza».

Ma qui accade un altro imprevisto

Una volta risvegliato, l’ingegnere ascolta le parole di David, il quale cerca di instaurare un punto di comunicazione, e quale risultato otteniamo? Il grosso ingegnere prende per il collo l’androide David e lo spezza in due, poi uccide tutti quanti compreso Weyland, ad eccezione di Elizabeth che riesce a fuggire. A questo punto comprendiamo due fondamentali aspetti: il primo è che quello che pensano essere il pianeta dei creatori è una semplice base militare, secondo il complesso di rocce all’interno del quale hanno svolto indagini per giorni non è altro che una navicella spaziale. E l’aspetto ancora più negativo è che l’intenzione di questi ingegneri è distruggere ogni forma di vita sul prossimo pianeta nella loro lista, vale a dire la terra.

Insomma amici, una logica abbastanza contorta. Come mai dopo avere creato il genere umano adesso vorrebbero distruggerlo? Mah.. un mistero a cui non ci è dato rispondere, ma ad ogni modo il film continua. Sono rimasti vivi soltanto Elizabeth, Meredith Vickens ed i 3 piloti del Prometheus. Elizabeth spiega ai 3 che governano la nave che se non troveranno un modo per fermare la navicella del “creatore”(che ormai è già in procinto di decollare) il genere umano verrà completamente sterminato. Detto questo i 3 piloti decidono di sacrificarsi e si vanno a schiantare con la propria nave proprio addosso alla navicella del creatore. La navicella dell’ingegnere si schianta a sua volta a terra, schiacciando sul colpo la Vickers, mentre Elizabeth si salva per un pelo ancora una volta.

David nel frattempo è ancora vivo, nonostante abbia la testa separata dal corpo e avverte Elizabeth che l’ingegnere la sta venendo a cercare per ucciderla. Elizabeth si rifugia in quello che resta della navicella prometheus e si rende conto che il feto tolto nella camera di automedicazione non è più un semplice mostriciattolo. Infatti è diventato una cosa enorme con dei tentacoli giganteschi. E nel momento esatto in cui Elizabeth vede arrivare l’ingegnere infiuriato pronto ad ucciderla, lei schiaccia il pulsante che apre la porta all’altro mostro. La donna riesce a scappare mentre gli altri due se le danno di santa ragione, finchè il mostro con i tentacoli non ha la meglio e uccide l’ingegnere.

Siamo praticamente alla parte finale del film che si conclude con due scene conclusive. La prima è quella in cui vede protagonisti Elizabeth e David, i quali decidono di mettersi in viaggio verso il vero pianeta degli ingegneri alla ricerca di nuove risposte. La seconda scena è quella che definisce il film Prometheus come il prequel di Alien: infatti dallo scontro mortale tra l’ingegnere e il mostro con i tentacoli all’interno della navicella prometheus, nasce una terza creatura che ha tutti i connotati del famoso Alien prodotto nel lontano 1979.

Prometheus: un buon risultato per un film adrenalinico

prometheus-locandinaNel complesso Prometheus è un film che riesce a dare allo spettatore la giusta carica di adrenalina, alternando musiche ed effetti sonori particolari, degni del miglior thriller fantascientifico. Definire questo film come una copia riuscita male di Alien è un netto errore di valutazione, soprattutto perchè sono due pellicole completamente differenti sul piano dello svolgimento. Inoltre quando si analizza un film bisogna prendere il meglio è il peggio che si può ottenere, facendo un’attenta scrematura delle scene. E nel complesso Prometheus è un titolo con un trama abbastanza elaborata, ma allo stesso tempo spalmata in 2 ore di visione mai noiosa o ripetitiva. Se dobbiamo veramente fare delle critiche giuste, dobbiamo concentrarci soprattutto sui limiti strutturali e spaziali della sceneggiatura che rendono poco credibile l’esplorazione del pianeta, dopo l’arrivo della navicella prometheus. In 5 minuti mi trovo all’altro capo del mondo con una motoretta che va a 50km/h. Una cosa un pò improbabile, come se io andassi in 5 minuti dall’Italia al Giappone.



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