Giovedi, 25 aprile 2024 - ORE:23:42

Lui, Joaquin Phoenix e Lei, Scarlett Johannson

Joaquin Phoenix

Joaquin Phoenix

Joaquin Phoenix

Originario di San Juan, nasce nel 1974 dal secondo matrimonio di una segretaria del Bronx con un carpentiere californiano, ma cresce negli Stati Uniti.
Si inserisce nel mondo dell’arte per esigenze economiche; insieme ai suoi fratelli prende parte ad una serie televisiva, Sette spose per sette fratelli, ma subito debutta al cinema con un ruolo in Space Camp (Gravità zero) per poi comparire in Parenti, amici e tanti guai. Torna dal Messico, dove si era recato con suo padre, e poco dopo assiste alla morte prematura del fratello River, anche lui attore, causata da overdose.

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I media registrarono la sua chiamata disperata al 911 e lo tormentarono fino a costringerlo ad allontanarsi nuovamente da Hollywood.
Solo nel 1995 tornerà nell’ambiente per girare Da morire, film diretto da Gus Van Sant, e da allora ricomincia la sua attività cinematografica interpretando vari ruoli importanti, come Commodo ne Il Gladiatore, per il quale viene nominato agli Oscar come Migliore attore non protagonista, o Johnny Cash in Quando l’amore brucia l’anima, per il quale è stato nominato, invece, come Migliore attore protagonista. Proprio per quest’ultimo film vince come migliore attore protagonista ai Golden Globe, ma l’Oscar quell’anno viene assegnato a Philip Seymour Hoffman. Nei successivi due anni partecipa a due film drammatici, Reservation Road e I padroni della notte, e ha una relazione con l’attrice Liv Tayler.

two lovers(qui sopra, Joaquin Phoenix e Vinessa Shaw in Two Lovers)

Nel 2009 esce Two Lovers, che lo vede protagonista, e proprio durante un’intervista al David Letterman Show per promuovere questo Film l’attore sbalordisce il pubblico presentandosi insofferente e totalmente disinteressato alle domande del presentatore. Joaquin stava solo recitando per Joaquin Phoenix – Io sono qui! il mockumentary (un genere cinematografico in cui gli interpreti fingono situazioni di vita quotidiana o mondana, seguendo così uno schema) realizzato da Casey Affleck.
Nel 2012 è stato il protagonista dell’ultimo film di Paul Thomas Anderson, ovvero The Master. L’interpretazione ha colpito moltissimo la critica e il pubblico e Joaquin è stato nominato per la terza volta agli Oscar e si è aggiudicato la Coppa Volpi al Festival di Venezia di quell’anno.
A marzo uscirà nelle sale italiane Her, la storia di un uomo e della sua amante virtuale che propone l’ennesima metamorfosi di Joaquin.

The Master(Qui sopra Joaquin Phoenix in The Master)

Un attore ecclettico, dinamico e affascinante che riesce a colpire qualsiasi spettatore grazie al suo sguardo e alla sua sensibilità innata per le emozioni. Qualsiasi ruolo è adatto a lui e alla sua capacità di prestarsi al cambiamento più radicale, sia fisico che comportamentale. Per molti registi è un ottimo compagno di squadra e in più casi si è rivelato un attore fine a se stesso, di quelli che amano la propria professione e non sopportano tutte le cerimonie e le premiazioni. In più occasioni si è pronunciato proprio contro gli Academy Awards, ma questioni legali lo hanno sempre costretto a dover ritrattare le dichiarazioni. È un artista capace che disdegna tutta l’industria e la sua ipocrisia, per questo ci piace!

Scarlett

Scarlett Ingrid Johansson

Nasce a New York nel 1984 e non ha perso tempo per far capire ai suoi genitori che cosa avrebbe voluto dalla vita visto che a soli tre anni decise di diventare attrice e verso i sette iniziò a fare vari provini per pubblicità e comparse televisive. Debuttò al teatro per poi ricoprire ruoli poco rilevanti in film per ragazzi, mentre iniziava a partecipare a Manny & Lo che la presentò ad un pubblico molto più ampio. Dopo un ultimo ruolo secondario in Mamma ho preso il morbillo, Scarlett si fece notare per la sua interpretazione ne L’uomo che sussurrava ai cavalli e iniziò a lavorare per molti progetti e quindi cresce letteralmente sul set. La vediamo in Ghost World, L’uomo che non c’era e Arac Attack, poi viene scelta per due ruoli principali molto importanti, ovvero Charlotte di Lost in Translation e Griet de La ragazza con l’orecchino di perla, per i quali ottiene due candidature ai Golden Globe come miglior attrice protagonista. Ma questi non sono gli unici ruoli che le garantiscono nomination, perché successivamente le otterrà anche per film come Una Canzone per Bobby Long e Match Point.

match point(Mach Point con Scarlett Johannson e Jonathan Rhys-Meyers)

Match Point è il primo di una serie di film in cui ha recitato sotto la direzione di Woody Allen. Sono in molti a sostenere che lei sia la sostituta di Diane Keaton per il newyorkese tutto sarcasmo e occhiali, ma entrambi affermano che il loro rapporto si basa soprattutto su una sintonia di tipo professionale e su una profonda amicizia.
I progetti più recenti a cui ha preso parte sono un esempio di quanto sia versatile il suo talento. Ci sono film di azione, commedie, film drammatici e anche film per ragazzi. Ha interpretato anche Anna Bolena ne L’altra donna del re, lo stesso anno in cui ha lavorato per Christopher Nolan in The Prestige e per Brian De Palma in Black Dahlia. Successivamente si dedica a produzioni molto meno impegnative, come Iron Man 2 o The Avangers, ma si concentra di più su una parallela carriera musicale e teatrale. Compare anche in parecchie pubblicità, tra cui quella girata da Martin Scorsese per Dolce and Gabbanda.
Lei è l’anima, la voce del personaggio virtuale protagonista in Her e, proprio perché è solo la sua voce ad apparire nel testo filmico, è stato una svolta per la sua carriera cinematografica. Un ruolo che, per una volta, non ha dovuto ottenere spessore dalla sua fantastica presenza fisica.
Per quanto riguarda il suo impegno nel sociale, ha fatto sentire spesso la sua voce durante le scorse presidenziali e in tema di diritti gay.

Come attrice è sempre stata sottovalutata perché è di una bellezza disarmante e, quindi, non tutti sono riusciti ad accettare il fatto che avesse anche talento da vendere. Nonostante ciò, l’attrice è sempre riuscita a non cadere in luoghi comuni da star e i gossip non hanno mai potuto assillarla più di tanto, per questo è sempre riuscita a dare il meglio sul set consegnando nelle mani degli spettatori, soprattutto dei più giovani, personaggi reali e con una propria dignità. Con Her ci dà la prova schiacciante del suo talento, ma a noi che abbiamo guardato il film in lingua originale sorge un dubbio: riusciranno i sempre deludenti doppiaggi italiani a rendere quest’ottima interpretazione?

her

Detto questo, non ci resta che aspettare il 13 marzo per poter apprezzare al cinema l’ultimo film di Spike Jonze, regista dall’occhio delicato e sofisticato nella critica e nella tecnica. Piccola critica alla casa di produzione BiM, che in questo periodo ne sta combinando di tutti i colori: la traduzione del titolo è stata una scelta completamente sbaglia. Il caldo e anche un po’ astratto “Her” degli anglofoni è imparagonabile al distaccatissimo “Lei” che viene proposto nella locandina italiana. Anche la scelta dei doppiatori non è stata delle migliori e consigliamo vivamente di guardare il film in lingua originale, prima o poi, per poter godere pienamente del talento degli attori e della delicatezza della sceneggiatura.
Ecco il trailer italiano:



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