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Hart of Dixie, 2011: il gran ritorno alle serie tv tradizionali e rilassate

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Hart of Dixie, 2011 – Per anni, dopo la fine di Una mamma per amica nel 2007, è stato arduo trovare una serie tv dove si potesse almeno un minimo identificarsi nella trama e nei personaggi. Infatti, è stata data una virata decisiva verso il genere fantasy-splatter-vampiresco-soprannaturale che ha dato vita a prodotti come The Vampire Diaries, True Blood, Fringe e via dicendo, lasciando le amanti di telefilm più classici e pacati nella totale disperazione.

Inaspettatamente la CW, casa madre di show come  Supernatural e altri telefilm ben poco realistici, ha deciso di puntare tutto su Hart of Dixie, serie tv debuttata lo scorso anno e adesso a metà della seconda stagione.

La serie era molto attesa, soprattutto perché segnava il ritorno di Rachel Bilson, giovane attrice americana molto amata per il suo ruolo nel notissimo telefilm The OC, e di Josh Schwarz, sceneggiatore e produttore di alcune delle serie tv statunitensi più famose dell’ultimo decennio.
Quest’ultimo, oltretutto, aveva stuzzicato la curiosità dei telespettatori, annunciando che Hart of Dixie avrebbe ricordato serie televisive decisamente più classiche come Felicity, Everwood e la sopracitata Una mamma per amica.

Hart of Dixie

Hart of Dixie

La Storia – Difatti, il telefilm racconta di Zoe Hart, una neolaureata in medicina molto ambiziosa, che da sempre sogna di diventare cardiochirurgo come il padre. Alla cerimonia di laurea, un uomo anziano le si avvicina e le spiega di essere un medico generico in una clinica nell’Alabama, e che vorrebbe tanto offrirle un posto al suo fianco. Zoe, newyorkese fino al midollo e col futuro già deciso davanti a sé, declina l’offerta spiegandogli che il suo destino da cardiochirurgo è scritto persino nel suo nome (Hart suona come la parola inglese per cuore), e per questo non può diventare un medico generico, soprattutto non in un paesello sperduto nel sud degli Stati Uniti.

Dopo qualche mese di tirocinio in ospedale, però, scopre di non aver vinto il posto nella specialistica di cardiochirurgia perché non riesce a trattare coi pazienti: invece che come persone malate, li vede come puzzle da risolvere, e quindi tratta chiunque con freddezza e sufficienza. Il caporeparto le consiglia allora di passare qualche tempo a lavorare come medico di base, in modo da poter imparare a relazionarsi con persone normali e problemi comuni.

Allora Zoe decide di accettare l’offerta dell’anziano medico e parte per l’Alabama, dove scopre che l’uomo è deceduto alcune settimane prima e, non si sa perché, le ha lasciato in eredità la sua clinica. Zoe si trova così in un mondo molto diverso dalla patinata Manhattan: a Bluebell, cittadina della costa est, le giovani donne si atteggiano a casalinghe perfette del secolo scorso, ogni settimana c’è una bizzarra occasione da festeggiare e il sindaco, ex sportivo professionista, possiede un alligatore domestico.

I tanti aspetti positivi – La serie tv Hart of Dixie è stata chiaramente confezionata perché fosse gradevole e rilassante, adatta per un target femminile senza troppe pretese, ma in essa si ritrovano alcuni punti di forza che meritano la visione oltre l’episodio pilota. Per cominciare Hart of Dixie è prodotta in un set curatissimo, che ricrea la tipica cittadina americana del sud, con chioschi, laghetti e bar sgangherati.

La cura del set – Inoltre, il tutto è girato in un’atmosfera calda e luminosa, che contrasta con le scene fredde e sterili ambientate a NY, persino nei titoli di testa: infatti, la sigla è accompagnata da una clip di alcuni secondi che ritrae la grigia megalopoli sopraffatta dai clackson, a cui segue subito uno scorcio di una tipica magione del sud con placidi gabbiani che garriscono.

Persino la colonna sonora è ritagliata su misura: alle scene fanno da sottofondo pezzi dal sapore country che ricordano varie ballate popolari, tra cui la celebre Dixie, cavallo di battaglia di tutto il sud degli Stati Uniti (tra cui appunto l’Alabama, chiamata dagli americani “il cuore di Dixie”, da cui prende spunto il titolo).

Personaggi non banali – Ma soprattutto, la serie Hart of Dixie si avvale di un cast di amabili personaggi a cui è impossibile non affezionarsi, a partire dalla protagonista. Infatti Zoe, al contrario delle tanto comuni principesse dell’Upper East Side dei telefilm contemporanei, subito cerca di vedere il lato positivo del trasferimento, prova in maniere piuttosto tragicomiche a inserirsi e a iniziare a lavorare, rintontendo nel frattempo tutti gli abitanti con la sua parlantina inarrestabile.

E gli altri personaggi, dall’isterica e perfetta Lemon allo scapestrato Wade, rivelano lati inattesi e un passato complesso che si scoprono puntata dopo puntata. Forse non farà saltare sulla poltrona dalla tensione, ma finalmente sappiamo a cosa affidarci per passare una serata in tutto relax.



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