Sabato, 5 ottobre 2024 - ORE:04:31

Ginger e Rosa, essere ragazzine negli anni ’60

Ginger e Rosa

Ginger e Rosa
Ginger e Rosa: uguali nella mise ma diverse nelle intenzioni

Ginger (una Elle Fanning straordinaria) rossa e acerba fisicamente, e Rosa, castana e già più donna, sono due ragazzine quindicenni inseparabili, trascorrono insieme la maggior parte del tempo vivendo le prime esperienze con ingenuità, senza pensare alle possibili conseguenze negative.

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Sono molto diverse, non solo fisicamente. Ginger è tormentata, inquieta, passa il tempo a scrivere poesie e a preoccuparsi del probabile sfacelo di una società sempre più corrotta, Rosa è più superficiale, religiosa, interessata all’attenzione dei ragazzi e degli uomini.
Entrambe provengono da nuclei familiari abbastanza lontani dall’impostazione classica di famiglia tanto in voga all’epoca tra i così detti “borghesi”: Rosa vive sola con la madre, con la quale ha un pessimo rapporto, Ginger vive con un padre intellettuale e bohemien, poco incline ad accettare il proprio ruolo di genitore, e una madre (Christina Hendiricks, già attrice in Mad Men) che dopo aver rinunciato agli studi, alla pittura e in sostanza a tutti gli interessi, cerca disperatamente di tenere insieme senza riuscirci una situazione destinata acrollare rovinosamente, così come è destinato a crollare irrimediabilmente l’affiatatissimo rapporto tra le due protagoniste del film.

Le lotte e le contraddizioni degli anni ’60

Tutto questo per diversi motivi: Ginger inizia a prendere parte alle manifestazioni contro la guerra e a favore del disarmo nucleare, cercando sempre di attirare l’attenzione di un padre fondamentalmente egoista e non interessato a lei, Rosa intreccerà una relazione proprio con quest’ultimo, e sarà questo particolare che farà letteralmente esplodere il già precario universo di Ginger, che inizierà a portare avanti le sue lotte in maniera quasi maniacale e folle per reprimere tutto il dolore che ha dentro e che non riesce a buttare fuori, come dice alla femminista interpretata da Annette Bening: “se ti dico quello che non va esploderò”.

ginger-and-rosaGinger e Rosa rappresenta uno spaccato significativo e critico di un periodo storico caratterizzato da tante lotte e tante contraddizioni, un esempio perfetto è Roland, il padre di Ginger, dietro l’apparenza di uomo progressista e moderno si rivela solo un pallido, superficiale narcisista, molto egoista, con una opinione troppo alta di sé per pensare anche solo per un momento che forse, prima della propria felicità e libertà c’è il benessere di una figlia che purtroppo non ha chiesto di venire al mondo e che meriterebbe di essere amata per quello che è, piuttosto che intontita dai discorsi vuoti sull’anticonformismo e l’odio verso la morale borghese.

La donna secondo la regista Sally Potter

La Potter mette volutamente in primo piano le figure femminili, non solo quella di Ginger ma anche quella della madre Nat, che assiste impassibile a tutto quello che le succede e che, rimasta sola, cerca di rimettere insieme i pezzi della sua vita.
Il personaggio di Rosa sembra quasi l’anticipazione a quella che sarà poi la svalutazione e mercificazione della donna del periodo attuale, una ragazza che si preoccupa solo di piacere e di dare piacere, facendosi svalutare e considerare semplicemente un oggetto.
Tutto raccontato attraverso una fotografia perfetta, bellissime le inquadrature del mare e della campagna inglese ( ricordano un po’ le scene di Orlando) e dialoghi naturali, con una Londra che fa solo da sfondo, così come l’abusatissimo Swinging London: non c’è e non si vede, non vengono mai nominati i Beatles, i Mods e gli altri fenomeni dell’epoca.
Per il momento il film è stato distribuito solo in Gran Bretagna, in Italia non è ancora uscito.



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