Sabato, 5 ottobre 2024 - ORE:02:02

Once upon a time, telefilm di stampo fiabesco targato USA

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Ognuno di noi ricorda con affetto almeno un cartone animato o una fiaba amati nell’infanzia: Biancaneve, Cappuccetto Rosso, la Bella e la Bestia, Cenerentola… Adesso, anche se ormai cresciuti, abbiamo la possibilità di riavvicinarci a quei personaggi grazie al canale statunitense ABC, committente di un’intera serie tv incentrata sul mondo delle fiabe: Once Upon a Time (in italiano, “C’era una volta”), esordita circa un anno fa con enorme successo.

L’episodio pilota di Once Upon a Time è ambientato a Boston, nel giorno del ventottesimo compleanno di Emma, una giovane donna cinica e solitaria. Tornata a casa da una quantomeno turbolenta giornata di lavoro, spegne una candelina esprimendo un desiderio: in quel momento bussano alla porta. Si trova davanti un bambino che, senza tanti giri di parole, le annuncia di chiamarsi Henry e di essere il figlio che dieci anni prima lei diede in adozione, e vuole che lei lo segua nella città dove vive, Storybrook. Mentre Emma lo riaccompagna di malavoglia, il bambino spiega il motivo della sua visita: la maestra gli ha regalato un libro di fiabe, le cui trame sono però diverse da quelle classiche. Il perspicace Henry ha una teoria: tutti gli abitanti della sua cittadina sono personaggi delle fiabe i quali, secondo il suo libro, si trovano nel mondo reale senza ricordi della loro vita precedente, a causa di una maledizione scagliata dalla regina cattiva.

Once upon a time

Dopo aver letto il volume, Henry è convinto che Emma sia colei che salverà la città dalla maledizione, e per questo dovrebbe rimanere lì per aiutare i cittadini. Ovviamente la donna è del tutto scettica e pronta ad andarsene appena riportato il piccolo a casa, ma quando conosce la perfida madre adottiva di Henry, che secondo il bambino è in realtà la regina cattiva, stabilisce di rimanere per qualche settimana a Storybrook per tentare di aiutarlo. E nel momento in cui prende la decisione, il vecchio orologio del municipio, fermo da sempre, ricomincia a funzionare: forse ciò che Henry crede non è del tutto immaginario.

Ciascun episodio di Once Upon a Time si sviluppa in una commistione di vicende del mondo reale e flashback che ci riportano alla vita dei personaggi prima della maledizione. Infatti, come Henry aveva intuito, i suoi concittadini hanno nomi apparentemente comuni e vite normalissime, ma sono in realtà i celeberrimi personaggi della tradizione fiabesca: la dolce maestra sfortunata in amore è Biancaneve, il farmacista sempre raffreddato è il nano Eolo, lo psicologo è il Grillo Parlante, e così via per tutti gli abitanti. Solo che, come anche il libro di Henry ci suggerisce, le loro storie non sono quelle che conosciamo tutti.

In ogni puntata scopriamo nuovi particolari del passato dei personaggi: il Principe Azzurro era inizialmente il promesso sposo della figlia di Re Mida, Brontolo in principio si chiamava Sognolo ma qualcosa l’ha cambiato nel nome e nell’indole, il cacciatore era un giovane d’animo nobile cresciuto dai lupi, eccetera. L’intrigo è dato dal fatto che non solo ogni puntata scioglie dubbi e rivela nuove cose, ma pone anche altre decine di interrogativi. Perché la Regina ha scagliato la maledizione? Come si sono conosciuti Biancaneve e il Principe? Perché Cappuccetto Rosso ha ricevuto in dono dalla nonna il mantello che le dà il nome? Gli abitanti di Storybrook faranno mai luce sul loro passato?

Questo affascinante intrico ci è dato dai creatori di Once Upon a Time, Adam Horowitz ed Edward Kitsis, già parte del team di Lost, altra popolarissima serie tv americana famosa proprio per la trama complessa e mai banale. Il duo si è anche divertito a disseminare le puntate di indizi nei modi più curiosi, per esempio dando ai personaggi nomi ispirati alle loro vere identità: Mary Margaret Blanchard porta nel cognome la parola francese “blanche”, bianca, proprio in riferimento al suo passato da Biancaneve; nel mondo contemporaneo Cappuccetto Rosso si chiama Ruby; ed è facile intuire il doppio di Sidney Glass, reporter dello Storybrook Mirror.

L’unica cosa che può forse spiazzare gli spettatori del Belpaese è che uno dei personaggi più importanti del telefilm Once Upon a Time è Tremotino, tanto sconosciuto in Italia quanto rilevante nella cultura fiabesca del Nord Europa: la leggenda lo descrive come un nano capace di filare l’oro dalla paglia, e i creatori hanno preso spunto da ciò nel dargli il nome di Mr Gold.

Al successo della prima stagione di Once Upon a Time è conseguita la creazione di una seconda, cominciata da appena due settimane. Sono attese grandi novità, sia nella trama che nel cast: difatti troveremo nuovi personaggi come Mulan, la Bella Addormentata nel Bosco, il Capitan Uncino, e forse anche la Sirenetta. Insomma, non è ancora troppo tardi per cominciare a vedere Once Upon a Time – e per affezionarsi nuovamente agli idoli dell’infanzia.



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