Mercoledi, 24 aprile 2024 - ORE:14:39

Oscar 2013 tra conferme, voglia di novità e politica

Oscar 2013

Oscar 2013

Si è conclusa ieri, alle 6 del mattino italiane, la serata di premiazione dell’85^ edizione degli Academy Awards, tenutasi come da trazione al Dolby Theatre di Hollywood. Molte erano le aspettative riguardanti questa edizione, a cominciare da quelle riguardanti la conduzione del dissacrante Seth McFarlane, fino ad arrivare al grande spessore dei film in gara, ma non sempre tali aspettative sono state rispettate, anzi.

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Spielberg il bistrattato

Grande deluso della serata è stato colui che, fino a poche settimane fa, si presentava come favoritissimo, forte delle 12 candidature ricevute. Stiamo parlando del Lincoln di Spielberg, che si è dovuto ‘accontentare’ di portare a casa solo 2 statuette: come migliore scenografia e, è quasi ormai scontato specificarlo, come migliore attore protagonista ad uno straordinario Daniel Day-Lewis, che diventa quindi il primo attore ad aver ricevuto questo premio per ben tre volte.

 argo-oscarAffleck torna ai vecchi fasti

A soffiare al regista più amato d’America la fino a poco tempo fa sicura vittoria come miglior film è riuscito il controverso Argo del redivivo Ben Affleck e del produttore George Clooney, premiati, in diretta dalla Casa Bianca, dalla First Lady Michelle Obama. Il loro è un lungometraggio molto discusso, non solo per i numerosi riconoscimenti ricevuti ma anche per il caldo tema trattato, che ha fatto storcere il naso a molti e ne ha appassionati altrettanti. L’importanza del film nel delineare i nostri giorni è innegabile e, al di là del gradimento e di ogni gusto personale, la sua visione, come anche quella di tutte le altre pellicole in gara, è caldamente raccomandata.

 Ang-Lee-oscarA sorpresa il mattatore è Vita di Pi

In una serata dove i premi sono stati molto spartiti fra i vari nominati, a farne maggiormente man bassa è stato Vita di Pi che è riuscito ad aggiudicarsi non solo i riconoscimenti per fotografia, effetti speciali e colonna sonora ma anche quello per la miglior regia ad Ang Lee, il quale beffa nuovamente Spielberg come nel 2006, quando il regista taiwanese vinse per ‘I segreti di Brokeback Mountain’. Un risultato spiazzante che ci mostra chiaramente una sorta di spaccatura all’interno dell’Academy la quale finalmente si apre positivamente verso le nuove tecnologie pur non rinunciando mai del tutto allo stile della vecchia scuola. I gusti stanno cambiando?

 tarantinoTarantino ce l’ha fatta!

Un’ultima sorpresa l’ha regalata la doppia vittoria di Django Unchained che, grazie anche alle superbe interpretazioni del cast, porta a casa due statuette: una per il miglior attore non protagonista, andata all’immenso Cristoph Waltz, che si conferma sempre una certezza, e l’altra per la miglior sceneggiatura originale a Quentin Tarantino, il quale è uno dei pochi a regalarci un discorso informale, emozionato e per nulla noioso. Con la cravatta allentata, dal palco ringrazia il grande assente Leonardo DiCaprio e riconosce la grande forza dei personaggi a cui ha dato vita: “Non è semplice da dire, ma le persone che vedranno i miei film tra trenta anni si ricorderanno solo dei personaggi e io devo trovare le persone giuste per far vivere questi personaggi – afferma entusiasta – io ce l’ho fatta!”

Le garanzie

Si confermano le attrici Jennifer Lawrence e Anne Hathaway, premiate rispettivamente come migliore attrice protagonista per il ruolo in Il Lato Positivo e miglior attrice non protagonista grazie ad una intensa interpretazione ne Les Miserables. Un’altra conferma è quella dell’Oscar al miglior film straniero, andato meritatamente ad Amour di Michael Haneke, che in questa stagione, a cominciare dal Festival di Cannes, non ha perso un colpo.

Cosa non ha funzionato

Ma, anche in una serata di sfarzo e gioia collettiva come quella di ieri sera, le note stonate non mancano mai. Cominciando dalla cerimonia in sé per sé, che ci aspettavamo totalmente dissacrante, frizzante, fresca  e che invece si è rivelata la solita globalmente rispettosa passerella di stelle ricoperte di diamanti che ordinatamente aspettano il loro turno ed educatamente applaudono tutto. Il genio di McFarlane vola basso, costretto a tenere i suoi sketch sotto la soglia dell’accettabile, quando in realtà la sua comicità lo è molto raramente. Il divertente siparietto della canzoncina ‘’We saw your boobs’’ dedicato alle attrici presenti in sala è subito stato vissuto come un attacco alle donne, alla parità dei sessi e da lì lo show si è piuttosto arenato, riuscendo ad emozionare ben poco. Un gran peccato, un’altra occasione persa, ma una bazzecola se paragonato a ciò che nel frattempo, nascosto dalle telecamere succedeva all’esterno.

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oscar2013Il lato buio di Hollywood sotto lustrini e perline

Risale proprio a qualche giorno fa l’annuncio di bancarotta da parte della Rhythm & Hues, compagnia di effetti visivi che quest’anno era nominata all’Oscar per ben due volte, con Biancaneve e il Cacciatore e con Vita di Pi, riuscendo a trionfare proprio grazie a quest’ultima pellicola.

Nonostante lo straordinario lavoro condotto e i massimi livelli raggiunti, i dipendenti sono stati lasciati a casa improvvisamente; da qui la decisione di 400 di loro di andare a protestare all’esterno del Dolby Theatre. Purtroppo, proprio mentre dal palco i vincitori dell’Oscar stavano per nominare la loro causa, sono stati interrotti dalla musica de Lo Squalo, che ne ha tagliato il discorso e anche le possibilità di avere maggiore visibilità.

I dimostranti, oltre a cercare di sensibilizzare industria e opinione pubblica riguardo l’attuale situazione,  chiedono di raccogliere in un sindacato tutti gli artisti degli effetti visivi, che a loro avviso necessitano di maggiori tutele. Una grave pecca nella serata più importante per il cinema, quella degli Oscar, istituiti anche e soprattutto per favorire l’industria cinematografica nella sua interezza, quella stessa industria che ora invece appare come sorda all’appello dei colleghi meno appariscenti e quindi più bistrattati. Una pecca che farà riflettere molti.

Di seguito la lista con tutti i vincitori:

ATTORE NON PROTAGONISTA Christoph Waltz in Django Unchained
ANIMAZIONE – LUNGOMETRAGGIO “Brave” Mark Andrews and Brenda Chapman
FOTOGRAFIA “Life of Pi” Claudio Miranda
COSTUMI “Anna Karenina” Jacqueline Durran
DOCUMENTARIO – CORTOMETRAGGIO “Inocente” – Sean Fine and Andrea Nix Fine
TRUCCO E ACCONCIATURA “Les Misérables” – Lisa Westcott and Julie Dartnell
ANIMAZIONE – CORTOMETRAGGIO “Paperman” John Kahrs
FILM – CORTOMETRAGGIO “Curfew” Shawn Christensen
EFFETTI VISIVI “Life of Pi” – Bill Westenhofer, Guillaume Rocheron, Erik-Jan De Boer and Donald R. Elliott
DOCUMENTARIO – LUNGOMETRAGGIO “Searching for Sugar Man” – Nominees to be determined
FILM STRANIERO “Amour” Austria
MONTAGGIO DEL SUONO (ex aequo) “Skyfall” Per Hallberg and Karen Baker Landers – “Zero Dark Thirty”
SONORO “Les Misérables” – Andy Nelson, Mark Paterson and Simon Hayes
ATTRICE NON PROTAGONISTA Anne Hathaway in “Les Misérables”
MONTAGGIO “Argo” William Goldenberg
SCENOGRAFIE “Lincoln”  – Production Design: Rick Carter; Set Decoration: Jim Erickson
COLONNA SONORA “Life of Pi” Mychael Danna
MIGLIOR CANZONE “Skyfall” from “Skyfall” – Music and Lyric by Adele Adkins and Paul Epworth
SCENEGGIATURA ADATTATA “Argo” Screenplay by Chris Terrio
SCENEGGIATURA ORIGINALE “Django Unchained” Written by Quentin Tarantino
ATTRICE PROTAGONISTA Jennifer Lawrence in “Silver Linings Playbook”
REGIA “Life of Pi” Ang Lee
ATTORE PROTAGONISTA Daniel Day-Lewis in “Lincoln
FILM “Argo” Grant Heslov, Ben Affleck and George Clooney, Producers”

La sintesi della serata degli Oscar 2013

Di seguito il video della serata dedicata agli Oscar 2013, con il pezzo cantato da Anne Hathaway come attrice non protagonista nel film “Les Miserables”.



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